Il sistema periodico è il libro che come chimiche e chinmici più amiamo e che tutte/i dovrebbero leggere.
Italo Calvino lo definì il libro più “primoleviano”, noi lo consideriamo un nostro lessico famigliare.
I suoi ventuno racconti sono ciascuno intitolato a un elemento chimico che ne è anche il protagonista narrativo della storia personale di Levi, della storia collettiva dal fascismo al dopoguerra passando per le leggi razziali e il lager, e della materia chimica, a ricomporre la tavola periodica degli elementi di Mendeleev, a cui si deve il titolo della raccolta, tanto familiare ai chimici.
Zinco ci piace perché racconta la prima esercitazione sperimentale di Primo Levi nel laboratorio di Preparazioni I, come il nostro laboratorio del primo anno
«[...] Fra di noi ottanta matricole erano stati scelti i venti meno pigri e meno sciocchi, quattordici maschi e sei ragazze, ed a noi era stato schiuso il laboratorio di Preparazioni. Di cosa esattamente si trattasse, nessuno di noi aveva un’idea precisa: mi pare che fosse una sua invenzione, una versione moderna e tecnica dei rituali selvaggi di iniziazione, in cui ogni suo suddito veniva bruscamente strappato al libro ed al banco, e trapiantato in mezzo ai fumi che bruciano gli occhi, agli acidi che bruciano le mani, e agli eventi pratici che non quadrano con le teorie. [...]»
e per il meraviglioso elogio dell’impurezza
«Sulle dispense stava scritto un dettaglio che alla prima lettura mi era sfuggito, e cioè che il così tenero e delicato zinco, così arrendevole davanti agli acidi, che se ne fanno un solo boccone, si comporta invece in modo assai diverso quando è molto puro: allora resiste ostinatamente all'attacco. Se ne potevano trarre due conseguenze filosofiche fra loro contrastanti: l'elogio della purezza, che protegge dal male come un usbergo; l'elogio dell'impurezza, che dà adito ai mutamenti, cioè alla vita. Scartai la prima, disgustosamente moralistica, e mi attardai a considerare la seconda, che mi era più congeniale. Perché la ruota giri, perché la vita viva, ci vogliono le impurezze, e le impurezze delle impurezze: anche nel terreno, come è noto, se ha da essere fertile. Ci vuole il dissenso, il diverso, il grano di sale e di senape: il fascismo non li vuole, li vieta, e per questo tu non sei fascista; vuole tutti uguali e tu non sei uguale. Ma neppure la virtù immacolata esiste, o se esiste è detestabile. Prendi dunque la soluzione di solfato di rame che è nel reagentario, aggiungine una goccia al tuo acido solforico, e vedi che la reazione si avvia: lo zinco si risveglia, si ricopre di una bianca pelliccia di bollicine d'idrogeno, ci siamo, l'incantesimo è avvenuto, lo puoi abbandonare al suo destino.»
Nella sezione approfondimenti il link per trovare il romanzo nelle biblioteche Sapienza (il libro, insieme ad altre opere di Primo Levi è disponibile nella Biblioteca Illuminati, e alla pagina dedicatagli dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi.
scheda | letteratura |
titolo | Il sistema periodico |
genere | racconti |
autore | Primo Levi |
anno (Paese) | 1975 (Italia) |
editore | Einaudi (Supercoralli Nuova serie) |
ISBN | 9788851800161 |